MERCATO DEI VINI FIVI 2022
Un viaggio in sei assaggi in giro per l'Italia
by Valeria Mulas
I nostri assaggi del cuore in un viaggio in 6 regioni
La premessa doverosa è che anche quest’anno non siamo riusciti a completare tutti gli assaggi che avevamo scelto di fare nei giorni precedenti all’evento, disperdendoci tra chiacchiere e novità. La presenza di ben 870 vignaioli in effetti era davvero un invito senza precedenti al prendere strade inconsuete e non previste. Una mostra mercato sempre più ricca che conferma l’impegno e il successo della FIVI.
Ecco quindi i nostri 6 assaggi coup de coeur 2022, che sono anche una passeggiata tra i vigneti d’Italia da nord a sud.
Siamo a Valdobbiadene e chi ci conosce sa che il Prosecco non è tra i nostri vini preferiti; Rive del Bacio però ci ha conquistati soprattutto nelle espressioni Extra Brut Cruø e Millesimato Quatro Tose.
Il Cruø da un vigneto a 400 m s.l.m. regala sentori di pera, pesca e fiori bianchi. L’assenza di residuo zuccherino e il giusto equilibrio tra freschezza e rotondità di gusto, ci portano a pensare ad un ottimo abbinamento con delle crudités di pesce.
Elegante, il Mllesimato Quatro Tose nasce da una selezione delle uve migliori e ha un residuo zuccherino di 26 gr/l. Ci è piaciuta la sua gentile morbidezza, mai invasiva e ideale per un aperitivo saporito.
Passiamo da Castel Cornedo, vicino Bolzano, per innamorarci del Pinot Grigio Finell dell’azienda Pitzner, condotta con grande maestria dai fratelli Markus & Thomas Puff.
Il loro Pinot Grigio Finell 2021, dalla vigna a Cardano a 330 m di altitudine, colpisce per i suoi profumi di fiori delicati e una persistenza sapida, che invita alla beva.
Non siamo riusciti a ripassare per i rossi, quindi dovremo rifarci presto.
Segnaliamo che è uno dei produttori FIVI presente anche sulla piattaforma VINIX.
“Vini di stoffa” così si presenta la famiglia Di Ubaldo, che dopo una vita trascorsa nel tessile decide di dedicarsi alla terra e al vino. Senza l’esperienza di generazioni precedenti nel settore, questa avventura appare a molti una pura follia. Eppure noi ci abbiamo trovato della stoffa vera e ovviamente ci siamo innamorati delle etichette, ça va sans dire!
Siamo a Sant’Egidio alla Vibrata (TE) in un Abruzzo di confine, con i Monti Gemelli sullo sfondo e su terreni argillosi-sabbiosi.
Ci ha rubato il cuore il loro Trebbiano Fuga con i suoi profumi intensi e una persistenza sapida davvero elegante. Delizioso anche il Pecorino Paré con le sue note di frutta esotica.
“A Neoneli ogni sorso di vino è nostro padre e nostro figlio, la madre lo segna come inizio. È sasso, tuono, aghi sottili della pioggia gelata“.
Ecco la Sardegna in una poesia, ecco la cantina Neoneli in un estratto che ben ci racconta i suoi vini. Neoneli è la scommessa di tre amici, Marco, Samuel e Salvatore, e del loro sogno di salvare le tradizioni secolari sarde.
È con questa premessa che chiediamo sicuri di assaggiare Melavaxìa, un nuragus 100% da vigne ad alberello di più di 50 anni. Il nome è quello con cui gli abitanti di Neoneli, in provincia di Oristano, hanno sempre chiamato questo vitigno, che qui cresce su terreni di disfacimento granitico e regala un vino dai sentori di frutta gialla matura.
Un’azienda vitivinicola con resort nell’areale del Gavi (fraz. Rovereto – AL), che ha presentato a Piacenza i suoi vini da uve cortese. Cinque etichette da vigne diverse o con diverse interpretazioni che ben delineano il profilo del cortese.
Il nostro preferito? All’unanimità abbiamo scelto Nuvole sul Poggio per la sua verticalità e le sue sfumature di salvia e agrumi su uno sfondo di frutta esotica.
Anche il Poggio di Gavi è presente su VINIX.
Ci siamo avvicinati a Brigante per provare il Cirò bianco Phemina (greco bianco in purezza) e il rosato Manyari, entrambi molto buoni, ma ci siamo fatti convincere ad assaggiare anche Zero, nonostante ormai fossimo davvero cotti e un po’ corrosi dall’alcol.
Mai suggerimento fu più utile: Zero è indubbiamente una bellissima espressione da uve gaglioppo, senza solfiti aggiunti, senza lievito e senza filtrazioni. Pulitissimo e con note di mandorla e spezie.
Siamo nel cuore della Calabria, precisamente a Cirò, su dolci colline accarezzate dalle brezze del mar Ionio.
A Piacenza la mostra mercato della FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, dal 26 al 28 novembre 2022, ha fatto il pienone quest’anno, con 870 vignaioli presenti e ben 24mila ingressi distribuiti in 3 giorni. Un successo senza precedenti (+20% rispetto al 2021) che impone qualche riflessione sul futuro.
Per ospitare tutte le aziende iscritte al Mercato e il pubblico, quest’anno sono stati allestiti ben tre i padiglioni dedicati al vino, dove è stato possibile conoscere, assaggiare e acquistare migliaia di vini frutto del lavoro e della passione delle Vignaiole e dei Vignaioli FIVI.
Una tenso-struttura dedicata ha accolto, infine, l’area della gastronomia, dove gli artigiani del cibo completeranno la rassegna con le loro proposte.
Organizzazione impeccabile, ma le lunghe file già all’uscita dell’autostrada e in orario di pranzo agli stand gastronomia, invitano a riconsiderare la location: il mercato della FIVI è pronto al grande salto, avendo dimostrato grande successo di pubblico e di operatori. Ci aspettiamo per il 2023 qualche cambiamento in linea con questo trionfo.
Cos'è la FIVI?
Scoprilo nel nostro articolo che puoi leggere qui insieme agli assaggi del 2021!
Valeria Mulas
Sommelier e degustatrice AIS. Assaggiatrice ONAF. Ha conseguito l'executive master in cultura e management del vino a Pollenzo, presso Usisg.
Comunicatrice empatica.
Appassionata di vino, cibo, arte e bellezza.
A tratti pittrice, scrittrice di troppe lettere.